Ciao a tutti,
volevo condividere con voi la mia esperienza dell'incidente subacqueo che mi è occorso lo scorso week end.
Vi chiedo solo di evitare polemiche inutili ma di prendere questa mia descrizione come un esperienza sulla quale ragionare insieme.
Innanzitutto vi do un minimo di descrizione di me :
Alessandro - 32 anni - mi immergo da 14 anni
sono istruttore ricreativo e tecnico
a causa del lavoro sedentario ho un lieve sovrappeso (181 cm - 86 kg)
detto questo, passo a descrivervi cosa mi è successo :
parto da casa per recarmi al villaggio dov'è il ritrovo , io ed il mio compagno di immersione ,caricata la macchina, ci facciamo 500 km senza sosta e poco prima di cena siamo sul posto.
Non abbiamo pranzato ne bevuto nulla per tutto il viaggio.
Dopo aver ricaricato le bombole dei reb ritorniamo al villaggio dove al bar facciamo un aperitivo con una bottiglietta di birra.
La cena è basata su un piatto di pasta e un pesce al forno accompagnato da vino bianco, io bevo 3 bicchieri nell'arco di tutta la sera, oltre ad una modesta quantità di acqua.
Ci fermiamo al bar fino a mezzanotte aspettando il mio "spacciatore" di pezzi di ricambio del reb, perchè devo sostituire i sensori dell'ossigeno.
Recuperati i pezzi e montati i sensori andiamo a dormire verso 01:30 .
La mattina la sveglia suona presto verso le 6:30 sono già in piedi per effettuare i test sul reb, purtroppo dopo 1 ora di prove, test , sostituzioni il mio reb risulta non utilizzabile e decido, mio malgrado di non immergermi....
Ci rechiamo al diving e comunico la mia intenzione di non immergermi a causa del malfunzionamento del mio reb
mi viene però proposto di utilizzare un bibo e il mio bailout per effettuare lo stesso l'immersione
unico problema è che il vis rimane inchiodato e pertanto dovrò gonfiare a bocca...
vista la quota del relitto (52 mt max) ritengo sia fattibile e inizio anch'io a caricare la mia attrezzatura sulla barca.
Tutta questa concitazione mi fa saltare la colazione.
Per immersione utilizzerò un bibo 12+12 caricato ad aria e una deco da 7 litri di ean50 .
Dietro ho solo un profilo didattico da 20 minuti a 52 mt (rt 60), dato che è mia intezione fare di più setto il mio vr3 in OC , imposto le miscele e mantengo lo stesso conservativismo che ho con il CC ( ovvero ZERO ) dato che spannometricamente ho sempre verificato che le immersioni gestite dal vr3 in cc abbiamo un grado di sicurezza similare al vpm-b conservativismo 2 del v-planner 3.80 che normalmente uso.
Partiamo con il barcone e dopo più di un ora di navigazione arriviamo sul punto d'immersione, il relitto dell'Anna Bianca.
Il bibo che mi è stato dato ha una configurazione tecnica del tutto simile alla mia, e non ho problemi a vestirmi da solo.
Sono uno tra i primi ad entrare in acqua, mi lascio cadere dal bordo barca e avverto immediatamente un punto più freddo nella coscia di sx. Ho la muta stagna bucata, probabilmente i rivetti del bibo mi hanno lacerato la coscia ed ora un filo di bollicine mi fa capire precisamente dov'è il buco !!
Ragiono velocemente, dato che uso una stagna in neoprene da 4,5 mm con interno termoriflettente ritengo sia ancora fattibile affontare l'immersione.
Check con il mio compagno e dopo che i divers con le telecamere sono scesi iniziamo la nostra discesa.
A parte il gonfiaggio a bocca non ho problemi di sorta, assetto, consumi, galleggiabilità..tutto sotto controllo..
Seguo i primi che hanno già raggiunto il relitto e a 51 metri raggiungo la prua, è un po' che non mi immergo ad aria a queste quote e riconosco perfettamente gli effetti della narcosi d'azoto, controllabile ma presente, lo segnalo al mio compagno che mi rassicura indicandomi la fase di trimix porgendomela...rifiuto e vado avanti..
il livello di narcosi è più che gestibile.
L'immersione è molto bella, il relitto è pieno di parapandoli oltre che a grosse mustelle che abitano la stiva, risaliamo il relitto dai 52 mt ai 40 della poppa, anche questa staccata dal corpo principale del relitto. Il tempo è tiranno e dopo 30 minuti di fondo decido di separarmi dal gruppo e risalire lungo la cime dell'ancora da solo.
sto bene ed ho tutto il gas che mi serve per completare l'immersione sia con l'ean 50 che senza.
Stacco al 31 da 40 metri con 120 bar nel bibo, e a 32mt ho già il primo deep stop secondo il mio vr3, 2 minuti via verso la tappa successiva a 22 mt, altri 2 minuti poi il cambio a 21 mt con un minuto di assestamento e la risalita continua fino ai 9 metri, altri 2 minuti..
arrivo alla tappa dei 6 metri con 8 minuti da fare, sto leggermente più profondo (7 metri) , ho le gambe allagate, sento i piedi con l'acqua dentro! sono bagnato fino alla cintola a solo le parti intime a mollo danno un po' di fastidio...
L'ultima tappa ai 3 metri è di 15 minuti e il mio vr3 mi da -999 al 67 minuto.
Per sfizio mi fermo ancora 3 minuti e metto la testa fuori al 71° ...
Passo le pinne e la torcia al barcaiolo e mi tiro su con ancora la fase attaccata.
A parte il freddo sto bene, mi svesto da solo dopo aver steso la mia stagna ad asciugare ragguppo la mia roba in attesa degli altri.
Devo dire che il freddo mi da un po' fastidio, non aver preso nulla per asciugarmi e/o cambiarmi mi fa rammaricare!!
Vado dalle ragazze del DAN e mi sottopongono al ecodoppler, gli lascio il computer che ha registrato
Dopo 30 minuti gli altri iniziano a risalire e dopo un ora siamo tutti in barca a mangiare tartine,bibite e insalata di riso...
Mangio e mi sdraio al sole cercando di scaldarmi, inizio ad avvertire un malessere diffuso, che attribuisco al freddo.
Durante il viaggio un paio di fitte alla spalla si fanno sentire. ne parlo al mio compagno d'immersione, ma dato che ho rispettato il piano d'immersione e non credo di aver fatto cavolate ne cerco la causa altrove (freddo?il letto?)
Arriviamo al porto, c'è l'urgenza di lasciare libera la barca e di uscire dal porto perchè c'è una manifestazione in corso..
il mio socio corre alla macchina ed io scarico le 2 attrezzature tecniche..
e qui ho il colpo di grazia, sono molto spossato, sto faticando molto, troppo , non è normale, bevo dell'acqua in abbondanza ma sento che le cose non vanno bene.
Nel viaggio verso il villaggio avverto delle fitte puntali e pulsanti alla spalla destra che iniziano ad interessare il gomito dello stesso braccio.
Il mio compagno avverte le persone del DAN presenti con noi, mi aspettano al loro villino...
Arrivo in camera per mettermi addosso dei vestiti caldi ed appena tolgo la maglietta noto il cliassico sfogo da embolia cutanea, con macchie scure diffuse su entrambe i lati del costato.
Le persone del DAN mi mettono sotto ossigeno e mi consigliano di bene molto mentre vengono allertati i soccorsi.
Mandano un ambulanza al villaggio e viene allertata la camera iperbarica di Grosseto.
Durante l'attesa dell'ambulanza mi vengono scattate le foto alle macchie, purtroppo non hanno l'interfaccia per scaricare il profilo d'immersione dal loro computer.
Arrivata l'ambulanza il medico mi fa stendere sulla barella ed imbracato come un salame vengo caricato sull'ambulanza. Le signore dei villini vicini mi guardano stralunate , mi viene da pensare : " tranquilla signore, ho solo male ad una spalla! "
In ambulanza mi fanno il prelievo del sangue e mi mettono una flebo di fisiologia, oltre che l'o2 in maschera.
Dopo 30 minuti di viaggio sono all'ospedale di Grosseto, e già il primario il Dott. Brauzzi (che qui ringrazio pubblicamente per le cure prestatemi) mi aspetta al pronto soccorso, altro prelievo del sangue e via verso la camera iperbarica.
Mentre mi fanno entrare noto una dottoressa proprio carina ! evidentemente non sto così male !!
E' la prima volta che vedo una camera iperbarica dal vivo, praticamente è un tubone con dei seggiolini all'interno fissati alla parte, ci sono dei G250 che erogano O2 nelle maschere dell'ossigno..molto DIR !
Ora ci scherzo ma la situazione era abbastanza seria, almeno per me !!
Mi portano ai 18 metri e respiro o2 in maschera, mi fanno un paio di cicli da 20 minuti con un break di 5 in aria, le macchie sembrano sparire ma la spalla e il braccio continuano a darmi fastidio.
Mi viene chiesto se ho respirato elio in immersione perchè il dolore in ricompresione, mi viene spiegato, è un sintomo tipico per è un embolizzato trimix.
Io riporto che le miscele utilizzate sono aria e ean50.
Dopo un ulteriore ciclo mi riportano a quote meno profonde sempre alternando 02 a break in aria. Mentre siamo in camera al primario viene comunicato che un altro embolizzato è in viaggio.
Dopo diverse ore di camera il primario viene sostituito da un infermiere, io ormai sono seduto su un seggiolino e sto abbastanza bene, a parte la fame !! sbranerei un bue !!
Dopo quasi 5 ore esco dalla camera iperbarica l'ultimo step di 30 minuti da 9 a 0 metri è eterna... (tabella usn 6 modificata)
Mi mettono in osservazione e mi danno da bene una bottiglia d'acqua. Dopo un ora vengo dimesso, il giorno dopo dovrò presentarmi nuovamente per un ulteriore ciclo di terapia iperbarica e la visita per il controllo.
Il mio compagno d'immersione viene a recuperarmi e ci fermiamo in un autogrill a saccheggiare la paninoteca..ma con moderazione, non posso abbufarmi, ordine del medico !!
La domenica mi presento al pronto soccorso per il trattamento una tabella usn 5 , stavolta non sono solo, ma con 2 altri subacquei, uno è la persona della quale avevo sentito l'alert mentre ero dentro, mentre l'altro è un ragazzo che ha fatto una pallonata da pochi metri ma che ha dei problemi ad un orecchio.
Stiamo in camera per 2 ore e un quarto.
il referto finale dirà :
abbondante idratazione per ulteriori 24 ore
48 ore di riposo assoluto
accertamento del fop
esame del sangue dopo 72 ore
Ringrazio i medici per le cure prestatemi e rientro al villaggio....
Solo dopo che sono rientrato casa 2 giorni dopo l'incidente ho potuto vedere e ragionare sulla mia immersione.
Avendo seguito il vr3 oltre, ero curioso di verificare con il vplanner il piano di immersione...
ed ho capito .... girala come vuoi ma ho saltato almeno 10 minuti di deco... secondo la pianifazione che normalmente uso anche di più , avrei dovuto uscire al 84°....
Considerazioni
secondo me le cause propabili per cui mi sono inchiodato sono :
- utilizzo del vr3 in oc con conservativismo 0
- disidratazione
- principio di ipotermia
Motivi
VR3 - è il mio maggiore indiziato, non avevo mai usato il VR3 in OC ,ma avevo già verificato che il conservativismo 0 in cc era un profilo sufficientemente sicuro. così non è in OC !!!
Disidratazione
durante il viaggio non sono stati assunti liquidi, la sera l'acqua bevuta è stata elimintata dall'effetto diuretico del vino (non considero l'effetto alcoolico sia per quantità che per gradazione del vino in oggetto) , la mattina nuovamente senza una colazione ed un idratazione adeguata hanno compromesso il mio equilibrio idrico...
Ipotermia
il fattore minore, forse ho patito più freddo fuori che non in acqua ma tant'è la muta era allagata e non posso non tenerne conto.
Altri fattori non sono ,secondo me, determinanti, mi sentivo riposato (anche se ho dormito solo 5 ore , normalemente ne dormo 6)
Lo stress e la narcosi erano completamente sotto controllo, immersione era impegnativa ma tutto sommato facile, con una visibiltà di diverse decine di metri, compagni d'immersione di tutto rispetto ,etc,etc
Questo è tutto, non posso che consigliare a chi legge questo mio post di evitare di compiere i miei stessi errori, non sempre si ha la fortuna di avere un sevizio iperbarico di primordine come quello che ho avuto.
Allego il grafico della mia immerisione
Fatemi sapere le vostre considerazioni
Ciao
Alessandro